“Sono soddisfatto dei risultati conseguiti nel primo trimestre 2015. Nonostante il calo del prezzo del Brent, il leverage è rimasto invariato rispetto a dicembre 2014.” ha commentato Claudio Descalzi.
“I risultati conseguiti dal gruppo Eni recuperano per oltre 600 milioni di euro l’effetto scenario negativo determinato dal crollo del prezzo del Brent. Le produzioni upstream sono in crescita, i piani di sviluppo a sostegno delle nuove produzioni 2015-2016 proseguono secondo le previsioni, mentre tutti i business mid-downstream, approfittando anche di uno scenario favorevole, sono tornati in utile evidenziando i frutti delle azioni di trasformazione avviate. Questi risultati, insieme alla massima attenzione all’efficienza e all’ottimizzazione del capitale circolante, hanno contribuito a mantenere il leverage invariato rispetto a dicembre 2014 nonostante il dimezzamento del prezzo del Brent.” ha dichiarato l’Ad Claudio Descalzi.
Highlight finanziari
Cash flow operativo (flusso di cassa netto da attività operativa): €2,30 miliardi;
Leverage: 0,22 invariato rispetto a fine 2014 nonostante il dimezzamento del prezzo del petrolio;
Utile operativo adjusted: €1,57 miliardi, -55% rispetto al primo trimestre 2014; positivo in tutti i settori di business;
Utile netto adjusted: €0,65 miliardi,-46% rispetto al primo trimestre 2014;
Utile netto: €0,70 miliardi, -46% rispetto al primo trimestre 2014.
Highlight operativi
Produzione di idrocarburi: 1,697 milioni di boe/giorno +7,2% rispetto al primo trimestre 2014. Escludendo l’impatto positivo dell’effetto prezzo nei contratti di production sharing e delle operazioni di portafoglio + 3,7%;
Conseguita la decisione finale d’investimento per il progetto integrato oil&gas OCTP in Ghana;
Avviata la produzione dai giacimenti Hadrian South e Lucius negli Stati Uniti, West Franklin in Regno Unito, Eldfisk 2 fase 1 in Norvegia e Nené Marine in Congo;
Effettuate scoperte “near-field‘ in Egitto e Libia; in Indonesia incrementate le risorse esplorative della scoperta a gas Merakes;
Acquisiti permessi esplorativi in Egitto, Norvegia, Regno Unito e Myanmar.