Enel sottoscrive una linea di credito revolving da 12 miliardi di euro garantita da SACE.
Enel ha sottoscritto con un pool di istituzioni finanziarie composto da Banco BPM, BPER Banca, Cassa Depositi e Prestiti (CDP), Intesa Sanpaolo e UniCredit (quest’ultima anche in qualità di banca agente) una linea di credito revolving da 12 miliardi di euro dedicata alle esigenze di copertura dei collaterali per le attività di trading sui mercati dell’energia di Enel e Enel Global Trading.
La Linea di Credito, garantita da SACE, l’agenzia nazionale per il credito all’esportazione, fino al 70% del suo importo nominale e con durata pari a circa 18 mesi è parte di un intervento strutturato a tutela del sistema energetico nazionale, volto a fornire agli operatori del settore un ulteriore strumento per la gestione dei rischi legati alla dimensione molto elevata assunta dai contratti stipulati a copertura delle posizioni industriali (cd. marginazione) a causa del perdurare della volatilità dei mercati energetici per gli effetti della crisi.
La Linea di Credito ha un margine di 50 punti base sopra Euribor e una commissione di mancato utilizzo pari al 35% del margine.
In base al Decreto Aiuti, il premio annuale della Garanzia è determinato, in rapporto all’importo garantito, nella misura di 50 punti base per il primo anno e 100 punti base per il secondo anno.
L’erogazione del primo utilizzo del finanziamento e l’efficacia della Garanzia sono subordinate all’adozione di un apposito Decreto del Ministro dell’Economia e delle Finanze, di concerto con il Ministro delle Imprese e del Made in Italy.
La Linea di Credito non ha alcun impatto sull’indebitamento finanziario netto del Gruppo Enel, che dispone di una solida liquidità, pari a circa 24,7 miliardi di euro (al netto della Linea di Credito) a fine settembre 2022.
L’operazione nel suo complesso rappresenta un’operazione con parti correlate in quanto Enel, CDP e SACE sono società soggette al comune controllo del Ministero dell’Economia e delle Finanze.