La crescita congiunturale del commercio verso i paesi extra-Ue è stata trainata dai beni strumentali (+12,1%), in forte recupero rispetto alla marcata flessione registrata ad agosto.
A settembre 2015, il commercio con i paesi extra-Ue ha mostrato un incremento congiunturale, più marcato per le esportazioni (+5,2%) che per le importazioni (+1,5%). L’avanzo commerciale è pari a +1,4 miliardi di euro, in lieve riduzione (-105 milioni di euro) rispetto a settembre 2014.
La crescita congiunturale dell’export è trainata dai beni strumentali (+12,1%), in forte recupero rispetto alla marcata flessione registrata nel mese precedente.
Segnali positivi vengono anche dai prodotti intermedi (+3,3%) e dai beni di consumo durevoli (+1,2%). L’incremento congiunturale dell’import è diffuso a tutti i principali comparti, con l’eccezione dei beni di consumo durevoli (-3,9%).
Nell’ultimo trimestre, la dinamica congiunturale dell’export verso i paesi extra Ue si conferma tuttavia negativa (-4,2%) ed è particolarmente marcata per l’energia (-21,7%) e i prodotti intermedi (-4,8%).
Su base annua, a settembre 2015 si rileva una contenuta flessione sia per l’export (-2,2%) sia per l’import (-1,6%). Al netto dell’energia (-22,9%) le importazioni sono in marcata espansione (+7,3%).
Il saldo dall’inizio dell’anno è ampiamente positivo e in forte crescita rispetto all’anno precedente: +21,7 miliardi (+16,1 miliardi nello stesso periodo del 2014).
L’interscambio con gli Stati Uniti spiega per circa ¾ l’ampio avanzo commerciale registrato nei primi tre trimestri del 2015. Al netto dei prodotti energetici, l’avanzo commerciale raggiunge +45,0 miliardi (era +47,0 miliardi nel 2014).
A settembre 2015 la flessione tendenziale dell’export è contrastata dalla rilevante crescita verso gli Stati Uniti (+18,2%). Le vendite verso India (+20,5%) e paesi EDA (+8,2%) sono in accelerazione rispetto alla crescita media da inizio anno.
Nello stesso mese, prosegue la flessione dell’export verso la Russia (-24,4%), mentre si accentua quella verso la Cina (-9,2%).
In marcata diminuzione sono anche le vendite verso OPEC (-17,5%) e MERCOSUR (-16,6%), mentre per Svizzera, Turchia e America centro-meridionale si rileva una contrazione delle vendite rispetto a una media del periodo che rimane positiva.
Le importazioni dagli Stati Uniti (+22,0%), Turchia (+21,6%) e paesi EDA (+19,1%) sono in marcata espansione.
L’analisi delle quote dell’Italia rispetto al complesso dell’export attivato dai paesi Uem mostra una sostanziale tenuta della competitività dei nostri prodotti sui mercati extra Ue.
Nel trimestre maggio-luglio 2015, la quota (14,2%) è in aumento rispetto al trimestre precedente (13,8%) mentre si è di poco ridotta rispetto allo stesso trimestre del 2014 (14,4%).
La prossima diffusione del dato da parte dell’Istat è prevista il 24 novembre 2015.