Economia con poco carbonio: un trend di grande impatto

La Casa Bianca ha abbandonato il suo precedente entusiasmo per il gas naturale. La transizione verso un’economia a basso tenore di carbonio è un trend dal grande impatto.

rinnovabili no carbonio

Un giro di boa della politica può avere un effetto immediato su interi settori e, di riflesso, sui portafogli. Quest’estate un nuovo piano americano in materia di clima ha colpito inaspettatamente il ramo del gas da scisti. La Casa Bianca ha infatti abbandonato il suo precedente entusiasmo per il gas naturale come alternativa più pulita al carbone e si è focalizzata piuttosto sulle energie “rinnovabili” come modo per ridurre le emissioni di gas serra delle centrali elettriche.

La transizione verso un’economia a basso tenore di carbonio è un trend dal grande impatto. L’Agenzia internazionale dell’energia ha stimato che limitare il riscaldamento del pianeta a livelli accettabili richiederà investimenti aggiuntivi in energia “pulita” pari a circa mille miliardi di dollari USA all’anno.

Gli operatori di mercato dovrebbero quindi puntare sulle società che hanno tutti i presupposti per beneficiare di questa tendenza di lungo periodo. Allo stesso tempo, però, dovrebbero riconsiderare le loro posizioni in aziende e settori che potrebbero contare tra gli sconfitti di questo “megatrend”.

Alcune prese di profitto sullo sfondo della ripresa dei mercati

Passando ora ai mercati mondiali, l’indirizzo espansivo della Banca centrale europea e l’ulteriore allentamento della politica monetaria della People’s Bank of China hanno spinto al rialzo i prezzi delle azioni. Abbiamo sfruttato il recente rimbalzo per effettuare alcune prese di profitto, riducendo la nostra esposizione azionaria a un livello neutrale.

Da un lato, gli utili societari rimangono sotto pressione in tutto il mondo, soprattutto quelli delle aziende attive nella produzione e nel commercio su scala mondiale; dall’altra parte le banche centrali rimangono ampiamente accomodanti, fornendo un forte sostegno alle attività rischiose. In generale continuano a prevalere le forze disinflazionistiche e i rischi di rallentamento della crescita mondiale – derivanti essenzialmente dalle economie emergenti – spingendo alcune autorità monetarie a mantenere le loro politiche espansive più a lungo del previsto.

Di conseguenza abbiamo aumentato la nostra posizione in titoli di Stato USA con scadenze molto lunghe. A nostro parere i Treasury trentennali offrono non solo un’efficace diversificazione e un rendimento positivo se paragonato con gran parte delle alternative, ma anche un rischio di ribasso limitato grazie alla ripidità della curva dei rendimenti (vedi grafico 3).

titoli di Stato USA

Grafico 3: i titoli di Stato USA “ultra-long” offrono rendimenti allettanti

Fonte: Thomson Reuters Datastream, Bloomberg, Vontobel Asset Management

Commento a cura di Christophe Bernard, Chief Strategist di Vontobel

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