Il 2017 sarà un anno di cambiamento epocale per il settore del forex retail, ma la regolamentazione dei broker resta per ora la miglior garanzia per gli investitori. Le probabili mosse di CySEC ed FCA.
L’anno scorso si è chiuso con aggiornamenti importanti provenienti dagli enti regolatori Europei dei broker Forex. Certo si tratta di aggiornamenti pienamente in linea con le direttive ESMA, il che significa che gli enti locali stanno semplicemente facendo (a volte esagerando) quello che la Sicurezza Europea sta dicendo loro di fare, ma staranno veramente agendo a tutela del mercato e degli investitori? Diamo uno sguardo ai punti importanti e vediamo quali sono i possibili scenari futuri.
Aggiornamenti definiti
Come abbiamo già accennato, gli aggiornamenti normativi verranno emessi dai singoli enti europei, ma alcune autorità hanno già espresso la loro attitudine. La CySEC, dove molti broker Forex sono di casa, ha espresso il desiderio di vietare tutti i bonus Forex e altri benefit di trading, a meno che il broker non possa provare che siano effettivamente utili al trader. Inoltre, nessuno dei broker regolamentati dalla CySEC può offrire i suoi servizi senza protezione dal saldo negativo. E, infine, ogni nuovo cliente dei broker sarà soggetto a una leva fissa standard di 50:1, modificabile solo su richiesta del cliente.
Diversamente dalla CySEC, i requisiti dell’FCA britannico sono ben più severi. Segue le direttive ESMA, vieta i bonus FX senza deposito e altre promozioni, impone ai broker di offrire protezione dal saldo negativo, ma sembra anche voler regolare eccessivamente i broker in termini di leva. I broker regolamentati dall’FCA potranno offrire una leva fino a 50:1 a tutti i clienti, ma non sarà possibile aumentarla. A meno che un cliente non possa dimostrare di essere un professionista, sarà imposta una leva pari a 25:1.
Aggiornamenti indefiniti
Ci sono anche altri aggiornamenti da parte di altri enti regolatori, come il divieto completo di FX, CFD e opzioni binarie in Belgio e il bando della pubblicità su FX e opzioni binarie in Olanda, e altre linee guida non definite di altri stati membri UE che seguiranno le normative ESMA. Ma è verosimile che diversi Paesi scelgano di seguire la via olandese, dando ai broker FX la ciliegina sulla torta del divieto pubblicitario.
Cosa ci si può aspettare per il 2017? Ci sono tre trend principali da mettere in evidenza come possibile risposta da parte dei broker.
#1 – Operare non regolamentati
La prima cosa da capire è che il forex retail è un settore molto redditizio e i broker non si arrenderanno facilmente. Se gli enti regolatori vieteranno la pubblicità, limiteranno la leva e bloccheranno alcune promozioni, i broker risponderanno.
E la reazione più probabile è quella di operare senza regolamentazioni. In parole povere, attualmente un broker regolamentato da CySEC o FCA deve pagare tasse consistenti e impiegare costosi dipartimenti di conformità per rispettare le norme. Inoltre, deve fare non pochi sforzi per attirare i clienti.
Quando invece opera senza regolamentazioni, un broker ha un margine di libertà molto maggiore, e può offrire servizi migliori ai clienti (per esempio una leva di 500:1, bonus di trading, ecc.). D’altra parte, un possibile rischio in questo caso, è che vengano imposte restrizioni dai fornitori dei sistemi di pagamento.
#2 – Andare altrove
Un’altra possibile risposta dei broker può essere la decisione di cambiare focus. Ci si può aspettare che i broker rimuovano la maggior parte dello staff marketing e vendite dai progetti europei, perché il valore del cliente si ridurrà notevolmente. I broker avranno sicuramente più fortuna se concentreranno gli sforzi sul mercato asiatico, latinoamericano, africano e CIS, dove la normativa e le procedure non sono severe come in altre zone.
#3 – Continuare a promuovere, ma non un broker
Sicuramente, il target di alcuni broker comprende persone che non farebbero comunque trading con leve superiori a 25:1. E questi broker non si arrenderanno facilmente. Ma cosa succederebbe se la pubblicità sul forex fosse vietata in ogni nazione europea?
Una risposta possibile da parte dei broker potrebbe essere quella di acquisire o sviluppare siti forex di analisi o formazione e promuoverli come società separate, per poi promuovere i servizi di intermediazione finanziaria su questi portali.
Riassumendo: l’importanza di continuare a scegliere broker regolamentati
È chiaro che il 2017 sarà un anno di cambiamento epocale per il settore del forex retail, ma la regolamentazione per ora, resta ancora la miglior garanzia per gli investitori. Il consiglio pertanto, resta quello di operare solo su intermediari regolamentati.
Qualsiasi sarà il futuro quindi, resta imperativo il fatto di informarsi scrupolosamente prima di iniziare ad investire, per capire quali siano i broker forex regolamentati realmente affidabili e in grado di offrire trasparenza e solidità.
Gli effetti degli aggiornamenti normativi saranno severi, comunque sia, i broker sono a conoscenza dei cambiamenti e hanno il tempo necessario per prepararsi. Una cosa comunque è certa, il cambiamento spazzerà via tanta “spazzatura” e quelli che sopravviveranno, saranno probabilmente ancora più sicuri. Staremo a vedere.