Commercio estero: sale il surplus commerciale, +3,8%

Accelera a marzo 2016 il surplus del commercio estero che nel confronto con marzo 2015 avanza del 3,8%. In calo congiunturale sia l’import che l’export.

commercio estero

In base alla rilevazione mensile dell’Istat a marzo 2016 sia le esportazioni (-1,5%) sia le importazioni (-2,4%) sono risultate in flessione congiunturale. Bene invece il surplus del commercio estero che sale a 5,4 miliardi (+3,8 miliardi a marzo 2015).

La diminuzione congiunturale dell’export coinvolge entrambe le principali aree di sbocco, con un decremento più accentuato verso i mercati Ue (-2,5%). Tutti i principali raggruppamenti di beni sono in flessione, a eccezione dei prodotti energetici (+16,4%) e dei beni strumentali (+1,9%).

Nel primo trimestre 2016, rispetto all’ultimo trimestre 2015, la dinamica dell’export (-1,7%) risulta in flessione ed è da ascrivere quasi esclusivamente all’area extra Ue (-3,0%). Al netto dei prodotti energetici la diminuzione è più contenuta (-1,0%) e i beni strumentali registrano una lieve espansione (+0,2%).

A marzo 2016 la flessione tendenziale dell’export (-1,1%) è da ascrivere esclusivamente all’area extra Ue (-5,2%). La diminuzione più ampia si rileva per paesi MERCOSUR (-28,2%) e paesi OPEC (-21,6%). Le vendite verso il Belgio (+16,9%), gli Stati Uniti (+11,2%), la Repubblica ceca (+8,1%), il Giappone (+7,9%) e la Francia (+5,7%) sono in rilevante espansione.

Le vendite di prodotti petroliferi raffinati (-24,7%), sono in forte calo, mentre le esportazioni di mezzi di trasporto, autoveicoli esclusi (+17,9%) contrastano la diminuzione tendenziale dell’export.

A marzo 2016 la diminuzione tendenziale dell’import (-5,9%) è determinata quasi esclusivamente dall’area extra Ue (-11,0%) e dagli acquisti di prodotti energetici (-32,5%), di prodotti intermedi (-6,5%) e di beni di consumo durevoli (-6,3%).

Gli acquisti da Russia (-18,1%) e Cina (-15,1%) e l’import di petrolio greggio (-38,9%) e di prodotti petroliferi raffinati (-33,7%) registrano una forte diminuzione tendenziale.

Nel primo trimestre dell’anno il saldo raggiunge 9,3 miliardi (15,2 miliardi al netto dei prodotti energetici). Si rileva un calo tendenziale dei flussi in valore (-0,4% per l’export e -2,4% per l’import) ma non in volume (+0,2% per l’export e +3,5% per l’import).

Nei primi due mesi del 2016 la quota delle esportazioni italiane rispetto a quelle dell’area euro è rimasta invariata rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

Il lieve aumento dell’export italiano rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (+0,1%) è risultato inferiore a quello dell’insieme dell’area euro (+0,5%). E’ quanto comunicato dall’Istituto Nazionale di Statistica.

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