Si conclude in perdita il I° trim. 2016 per CNH industrial. In calo anche i ricavi, migliora invece il cash flow.
I risultati del primo trimestre del 2016 di CNH Industrial hanno evidenziato ricavi per 5.372 milioni di dollari, in calo del 5,7% rispetto al primo trimestre 2015 (in calo del 9,9% a cambi effettivi). I ricavi di vendita netti delle attività industriali sono stati 5.076 milioni di dollari nel primo trimestre 2016, in flessione del 5,7% rispetto allo stesso periodo del 2015 (in calo del 9,8% a cambi effettivi).
L’utile operativo è diminuito di 45 milioni di dollari a 178 milioni, rispetto allo stesso periodo del 2015, con un margine operativo del 3,5%, in calo di 0,5 punti percentuali rispetto al primo trimestre 2015.
La perdita netta è stata di 513 milioni di dollari nel trimestre, pari a -0,38 dollari per azione, dopo l’iscrizione dell’onere straordinario non deducibile fiscalmente di 502 milioni di dollari relativo all’indagine condotta su Iveco e sui suoi concorrenti dalla Commissione Europea in relazione a certe asserite condotte anti-competitive ed alle vicende ad esse correlate. L’utile netto adjusted, che esclude questo onere straordinario e i costi di ristrutturazione, è stato pari a un milione di dollari.
Richard Tobin, Chief Executive Officer di CNH Industrial ha dichiarato: “Viste le condizioni di mercato, siamo soddisfatti delle performance dei nostri segmenti operativi in questo trimestre. Mentre continuiamo ad attraversare condizioni di mercato difficili nel settore delle macchine per l’agricoltura, siamo incoraggiati dal miglioramento, rispetto allo scorso anno, degli utili operativi e dei margini negli altri nostri segmenti industriali“.
L’indebitamento netto industriale, pari a 2,5 miliardi di dollari al 31 marzo 2016, è aumentato di 0,9 miliardi di dollari rispetto al 31 dicembre 2015, il cash flow industriale netto è migliorato di 0,4 miliardi di dollari rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. La liquidità disponibile al 31 marzo 2016 è stata pari a 8,2 miliardi di dollari, in aumento di 1,0 miliardi di dollari rispetto al 31 marzo 2015.