Il CEO di Intesa Sanpaolo, Carlo Messina, ha commentato i risultati del gruppo del primo semestre 2019.
Carlo Messina, Consigliere Delegato e Chief Executive Officer di Intesa Sanpaolo dal 29 settembre 2013, ha così commentato il primo semestre 2019 del gruppo: “Siamo particolarmente soddisfatti del primo semestre 2019: in un contesto più complesso del previsto, Intesa Sanpaolo conferma la capacità di raggiungere risultati importanti, in linea con l’obiettivo di un utile netto superiore a quello del 2018.
L’utile netto dei primi sei mesi dell’anno, pari a 2,3 miliardi di euro: è il miglior risultato dal 2008. Escludendo gli oneri relativi ai contributi versati a supporto del sistema bancario, l’utile netto si attesta a 2,5 miliardi di euro.
Confermiamo un pay out ratio dell’80% e siamo pertanto in linea con l’impegno di premiare i nostri azionisti con un significativo dividendo.
Siamo stati capaci di rafforzare ulteriormente il nostro bilancio: dopo 15 trimestri consecutivi di calo dal picco del 2015, lo stock dei crediti deteriorati è stato ridotto di 33 miliardi, al livello più basso dal 2009. Abbiamo raggiunto questo significativo obiettivo senza alcun costo per i nostri azionisti. Nei primi sei mesi abbiamo registrato il più basso flusso di crediti deteriorati del 1° semestre di sempre, grazie alla nostra capacità di gestire in maniera proattiva i crediti e grazie alla qualità delle nostre aziende clienti, attualmente molto più solide e profittevoli rispetto a quanto non fossero prima della crisi del 2008.
Aumentiamo inoltre la velocità di riduzione del nostro portafoglio di crediti deteriorati, già maggiore di quella indicata nel Piano di Impresa 2018 -2021: in soli 18 mesi abbiamo raggiunto circa l’80% del target quadriennale.
La solidità patrimoniale della Banca, ben superiore ai requisiti regolamentari, è in aumento e ci posiziona ai vertici del settore in Europa. Il Common Equity Tier 1 ratio, a fine giugno, si colloca al 13,9% e mostra un eccesso di circa 460 punti base rispetto a quanto richiesto. Abbiamo più di 12 miliardi di capitale in eccesso, a fronte dei 13,4 miliardi di dividendi cash pagati negli ultimi 5 anni.
Nel semestre il cost/income si colloca al 49,3% e ci conferma ai vertici delle banche europee per efficienza: è un risultato del quale siamo molto soddisfatti perché lo abbiamo raggiunto portando avanti significativi programmi di investimento nel digitale, nel wealth management e nella formazione”.