Il fatturato dell’industria italiana ha registrato a novembre una flessione dell’1,1% sia sul mercato interno che estero. In termini tendenziali l’indice grezzo cresce del 4,1%.
In base a quanto reso noto oggi dall’Istat, a novembre 2015 il fatturato dell’industria italiana registra, al netto della stagionalità, una diminuzione dell’1,1% rispetto al mese di ottobre, con identiche variazioni sul mercato interno e su quello estero.
Nella media degli ultimi tre mesi, l’indice complessivo cala dello 0,7% rispetto ai tre mesi precedenti (-0,8% per il fatturato interno e -0,4% per quello estero).
Sulla flessione trimestrale pesa la dinamica negativa delle vendite di prodotti energetici, al netto dei quali il fatturato risulta, complessivamente, in lieve crescita (+0,1%).
Corretto per gli effetti di calendario (i giorni lavorativi sono stati 21 contro i 20 di novembre 2014), il fatturato totale cresce in termini tendenziali dello 0,8% (+2,2% al netto dell’energia), con incrementi dello 0,5% sul mercato interno e dell’1,1% su quello estero.
Gli indici destagionalizzati del fatturato segnano incrementi congiunturali per l’energia (+0,6%) e per i beni di consumo (+0,3%), mentre registrano una flessione i beni strumentali (-3,7%) e i beni intermedi (-0,5%).
L’indice grezzo del fatturato cresce, in termini tendenziali, del 4,1%: il contributo più ampio viene dalla componente interna dei beni strumentali.
Per il fatturato l’incremento tendenziale più rilevante si rileva nella fabbricazione di mezzi di trasporto (+8,0%), mentre la maggiore diminuzione riguarda la fabbricazione di coke e prodotti petroliferi raffinati (-16,1%).
Per gli ordinativi totali, si registra un incremento congiunturale dell’1,6%, sintesi di un aumento del 4,4% degli ordinativi interni e un calo del 2,5% di quelli esteri.
Nel confronto con il mese di novembre 2014, l’indice grezzo degli ordinativi segna un aumento del 12,1%. L’incremento più rilevante si registra nella fabbricazione di prodotti di elettronica (+157,1%, attribuibile a rilevanti commesse nella fabbricazione di strumenti di misurazione e navigazione), mentre una flessione si osserva nella fabbricazione di apparecchiature elettriche (-4,0%).
E’ quanto comunicato oggi dall’Istat. La prossima diffusione è prevista il 24 febbraio 2016.