Buzzi Unicem ha chiuso il primo semestre del 2015 con un utile netto di 36,4 milioni di euro, rispetto alla perdita di 20,8 milioni del primo semestre 2014.
Andamento economico e finanziario
Le vendite di cemento realizzate dal gruppo nei primi sei mesi del 2015 hanno registrato un incremento del 1,6% rispetto all’analogo periodo del 2014, attestandosi a 11,8 milioni di tonnellate. Le variazioni sfavorevoli registrate in Lussemburgo, Germania e Ucraina sono state controbilanciate dai progressi ottenuti sugli altri mercati. La produzione di calcestruzzo preconfezionato è stata pari a 5,6 milioni di metri cubi, in riduzione del 3,8% rispetto all’esercizio precedente.
Il margine operativo lordo consolidato è stato di 166,6 milioni, contro i 138,5 milioni del 2014 (+20,3%). Il dato del primo semestre ha beneficiato di proventi non ricorrenti netti per 1,5 milioni (erano costi non ricorrenti per 7,0 milioni nello stesso periodo del 2014); al netto di tali importi, il margine operativo lordo del primo semestre 2015 sarebbe aumentato di 19,7 milioni (+13,6%). Le variazioni dei tassi di cambio hanno avuto un impatto netto positivo grazie al rafforzamento del dollaro, parzialmente controbilanciato dalle perdite di valore del rublo russo e della hryvnia ucraina. A tassi di cambio e perimetro costanti il margine operativo lordo del primo semestre 2015 sarebbe aumentato del 12,7%. La redditività caratteristica ricorrente nei primi sei mesi è migliorata di circa 100 punti base, grazie al contributo di Stati Uniti, Repubblica Ceca e Polonia, mentre i margini si sono indeboliti soprattutto in Russia ed Ucraina; purtroppo in Italia la perdita operativa si è ampliata.
Dopo ammortamenti e svalutazioni per 96,5 milioni (124,4 nel primo semestre del 2014, compresi 30,9 milioni riferiti all’avviamento della CGU Ucraina), il risultato operativo è stato pari a 70,1 milioni (14,1 milioni a giugno 2014). Il risultato prima delle imposte si è attestato a 54,1 milioni (negativo per 11,1 milioni nel 2014), dopo oneri finanziari netti pari a 51,8 milioni (47,0 milioni nel 2014), un contributo di 30,2 milioni dalle partecipazioni valutate a patrimonio netto (21,8 milioni nel 2014) e plusvalenze da realizzo partecipazioni per 5,7 milioni. Il conto economico del periodo si è chiuso con un utile netto di 36,4 milioni, rispetto ad una perdita netta di 20,8 milioni del primo semestre 2014; il risultato attribuibile agli azionisti della società è passato da una perdita di 22,6 milioni nel 2014 ad un utile di 34,9 milioni nel periodo in esame.
Il flusso di cassa riferito al semestre è risultato di 132,9 milioni, in confronto a 103,6 milioni nel corrispondente periodo 2014. L’indebitamento netto al 30 giugno 2015 ammonta a 1.119,7 milioni, in aumento di 56,9 milioni rispetto ai 1.062,7 milioni del 31 dicembre 2014. Nel semestre in esame il gruppo ha distribuito dividendi per 11,3 milioni, di cui 10,3 milioni da parte della capogruppo, ed ha sostenuto spese in conto capitale per complessivi 152,9 milioni. Gli investimenti in immobilizzazioni tecniche relativi a progetti di incremento della capacità produttiva o speciali sono stati pari a 82,4 milioni. Non sono stati effettuati investimenti significativi in immobilizzazioni finanziarie.
In sintesi:
Vendite in leggero progresso nel secondo trimestre 2015 e superiori all’anno precedente nei primi sei mesi (+1,6%). Invariato il mercato Italia, tendenza riflessiva in Europa Centrale, graduale recupero in Repubblica Ceca e Polonia
Prosegue il ciclo favorevole dell’attività edilizia in Stati Uniti, nonostante una piovosità molto superiore alla media. Contrazione del mercato in Ucraina e peggioramento in Russia, controbilanciato dalla variazione di perimetro;
Effetto prezzi complessivamente favorevole in valuta locale, soprattutto in Stati Uniti. Benefici per i costi industriali dovuti al diffuso ribasso delle principali voci variabili (combustibili, energia elettrica);
Fatturato pari a 1.238 milioni (nel 2014: 1.181 milioni); margine operativo lordo di 167 milioni (nel 2014: 139 milioni). Crollo della valuta in Ucraina e Russia, più che compensato dall’apprezzamento del dollaro.
Per il secondo semestre 2015 il gruppo Buzzi Unicem stima un risultato operativo superiore a quello del 2014. Per l’intero esercizio 2015 è previsto un margine operativo lordo ricorrente intorno a 450 milioni di euro.