L’esborso minimo previsto dal programma di buyback di Eni è di 1,1 miliardi di euro, incrementabile in funzione dello scenario del prezzo del Brent.
Il CdA di Eni ha approvato le modalità attuative per l’esecuzione del programma di buyback (acquisto di azioni proprie). L’esborso minimo è di 1,1 miliardi di euro, incrementabile fino a un massimo di 2,5 miliardi di euro in funzione dello scenario del prezzo del Brent, e per un numero di azioni non superiore a 357 milioni (pari al 10% delle azioni ordinarie post annullamento).
Gli acquisti saranno avviati entro metà giugno 2022 e termineranno al più tardi entro il mese di aprile 2023. Eni aggiornerà la propria valutazione sullo scenario relativo al Programma di buyback a luglio e a ottobre.
In presenza di scenari di prezzo del Brent superiori a $90 al barile, Eni procederà ad aumentare il controvalore complessivo del Programma di buyback per un ammontare pari al 30% del Free Cash Flow incrementale associato fermi i limiti predetti.
L’obiettivo del programma di buyback è di disporre di un’opzione flessibile per riconoscere agli azionisti un’ulteriore remunerazione rispetto alla distribuzione di dividendi.