Incremento del patrimonio netto e impatto positivo di liquidità sono i principali effetti derivanti dall’accordo raggiunto tra Mps e Nomura sulla chiusura dell’operazione Alexandria.
La chiusura anticipata della posizione complessiva avrebbe comportato un esborso di 799 milioni di euro, inclusivo di 188 milioni corrispondenti al ristoro della perdita di funding benefit che Nomura ha subito per effetto della chiusura anticipata dell’operazione.
All’esito della transazione l’esborso effettivo a carico della banca senese si è ridotto a 359 milioni di euro con un risparmio di 440 milioni rispetto al pricing condiviso della transazione.
Nell’ambito della chiusura, Nomura consegnerà alla banca, a valori di mercato, un portafoglio composto prevalentemente da BTP in asset swap di durata finanziaria medio lunga, per circa 2,635 miliardi di euro di valore nominale.
La differenza tra il carry del vecchio portafoglio e quello nuovo è positiva per circa 40 milioni di euro annui da oggi in poi.
L’impatto one-off a conto economico dell’accordo transattivo è negativo per circa 130 milioni (88 milioni circa al netto delle imposte).
Sotto il profilo patrimoniale, l’accordo determina, rispetto ai dati al 30 giugno 2015, un impatto stimato positivo di circa 70 bps in termini di common equity Basilea 3 full application e di circa 56 bps su base transitional.
Infine la chiusura dell’operazione genera impatti positivi anche su altri profili regolamentari: viene infatti a cadere ogni rischio di potenziali violazioni della regola prudenziale dei grandi rischi, oltre a venir meno la volatilità prospettica del patrimonio di vigilanza dovuta al trattamento prudenziale della riserva AFS collegata all’operazione, che viene cancellata dal bilancio come conseguenza dell’accordo transattivo.
L’accordo raggiunto tra Bca Mps e Nomura per chiudere definitivamente l’operazione di finanza strutturata Alexandria è stato accolto con favore dal mercato in quanto consentirà alla banca senese di trovare un nuovo partner in vista di una fusione, necessaria da un punto di vista industriale e comunque richiesto dalla Bce.
Per gli analisti di Mediobanca, che ha un giudizio Neutral sul titolo con target price a 1,85 euro per azione, l’accordo avrà effetti positivi in termini di liquidità di 500 milioni di euro. Per Banca Akros, che ha emesso un rating Buy con target price a 2,15 euro per azione, la chiusura del derivato Alexandria ridurrà il rischio della banca stessa.