Gli operatori di mercato hanno cominciato a percepire l’avvicinarsi della fine dell’attuale ciclo economico e sono diventati più cauti sulle potenziali implicazioni di una guerra commerciale.
Le metriche del credito, misurate dalle agenzie di rating, hanno continuato a migliorare per tutto il primo semestre di quest’anno, registrando ben più upgrade che downgrade in tutti gli angoli del mondo. Questo ciclo economico è in dirittura d’arrivo? Vediamo perchè.
Il ritmo degli upgrade è infatti accelerato nel secondo trimestre, nonostante il precedente fosse già il trimestre migliore dalla crisi finanziaria globale del primo trimestre.
Tuttavia, contrariamente a questa tendenza fondamentale, lo spread dei titoli ad alto rendimento è generalmente aumentato in modo consistente rispetto ai livelli di fine gennaio.
Gli operatori di mercato hanno cominciato a percepire l’avvicinarsi della fine dell’attuale ciclo economico e recentemente sono diventati più cauti circa le potenziali implicazioni di una guerra commerciale.
Anche i dati relativi agli indici High Yield sono interessanti da analizzare. L’indice della sterlina inglese è ora più alto di 130 punti base, in termini di spread di credito, rispetto al 26 gennaio, e l’indice dell’euro è più alto di 157 punti base rispetto al suo minimo post-crisi del 31 ottobre dello scorso anno.
Sul mercato del dollaro USA, tuttavia, gli spread sono stati molto più resistenti, raggiungendo i minimi post-crisi il 20 aprile e da allora aumentando moderatamente solo di 48 punti base.
Vale anche la pena notare che questo indice del dollaro ha una scadenza più lunga rispetto ai suoi omologhi europei ed è valutato a un livello inferiore, quindi si tratta di una sua sovraperformance significativa.
La riduzione dell’esposizione in dollari si basa sulla valutazione che i bassi rendimenti di questo ciclo economico sono ormai superati.
Commento a cura di Mark Holman – TwentyFour Asset Management