Performance economica in significativo miglioramento per il Banco Popolare. Proventi operativi pari a 1.814 milioni in crescita del 1,2% rispetto al 30 giugno 2014.
L’incremento della capacità di generazione di ricavi è accompagnato dalla contrazione degli oneri operativi (-1,4%) che scendono a 1.069 milioni rispetto ai 1.084 milioni del primo semestre del 2014.
Il risultato della gestione operativa, pari a 745 milioni, segna conseguentemente una crescita del 5% rispetto ai 709 milioni del primo semestre 2014 ed il cost income ratio si attesta al 58,9% rispetto al 60,5% del corrispondente periodo dell’esercizio precedente.
Il risultato economico del periodo beneficia del rallentamento della crescita dei crediti deteriorati che ha comportato una rilevante riduzione del costo del credito (375 milioni rispetto ai 620 del primo semestre 2014) e dell’impatto positivo sulle imposte sul reddito conseguente alla rilevazione nel primo trimestre delle attività per imposte anticipate collegate alle perdite fiscali pregresse dell‘incorporata Banca Italease
(+85 milioni).
La performance economica risulta per contro penalizzata dalla rilevazione negli accantonamenti per rischi ed oneri della miglior stima del contributo che il Banco sarà chiamato a versare al Fondo di Risoluzione Nazionale in conformità a quanto previsto dalla Bank Resolution and Recovery Directive (-23 milioni al lordo dei prevedibili effetti fiscali) e della passività emersa dalla decisione della Corte di Cassazione riguardante la vertenza fiscale di una società controllata risalente al 2006 (-18 milioni) e dalla rilevazione di rettifiche di valore a fronte di altre attività finanziarie per 26 milioni.
Escludendo l’impatto positivo della “fair value option” (FVO), pari a 3 milioni, il risultato economico del periodo ammonta a 290 milioni (+31 milioni al 30 giugno 2014). Considerando anche l’impatto della FVO il primo semestre del 2015 si chiude con un utile netto di 293 milioni.
Il Leverage ratio calcolato includendo il risultato economico del semestre secondo le regole del regime transitorio è pari al 5,0%. Lo stesso indicatore in prospettiva fully phased è stimato al 4,6%.
Soddisfacente il profilo di liquidità del Banco Popolare al 30 giugno 2015. L’esposizione in BCE ammonta a 12,9 miliardi (11,2 e 11,9 miliardi rispettivamente al 31 marzo 2015 ed a fine esercizio 2014). Alla stessa data il Gruppo dispone di attivi stanziabili presso la BCE e ad oggi non utilizzati che, al netto degli haircut, ammontano a 14,2 miliardi (14,7 e 14,1 miliardi rispettivamente al 31 marzo 2015 ed al 31 dicembre 2014) rappresentati quasi esclusivamente da un portafoglio libero di titoli governativi italiani.
L‘indice LCR (Liquidity Coverage Ratio) è superiore al target a regime di Basilea 3. L’indice NSFR (Net Stable Funding Ratio) calcolato secondo le più recenti regole fissate dal Quantitative Impact Study è pari a circa il 95%.