In netto calo l’utile netto (-47%) di Banca Mediolanum nel I trim. 2016. In crescita del 66% la raccolta netta totale. Common Equity Tier 1 Ratio al 19,7%.
I risultati del primo trimestre 2016 di Banca Mediolanum sono stati influenzati secondo il management dalla diminuzione delle commissioni di performance che, a causa di un mercato particolarmente avverso, hanno contribuito con un livello molto più basso rispetto a quello eccezionalmente favorevole del primo trimestre 2015. L’entità di questo fenomeno spiega interamente il calo dell’utile ante imposte rispetto al primo trimestre 2015.
La raccolta netta in fondi sempre positiva, per quanto inferiore a quella dello stesso periodo dello scorso anno, ha mitigato la riduzione delle masse in gestione indotta dai mercati, contribuendo al mantenimento di commissioni di gestione elevate. Una significativa impennata si è invece registrata nella raccolta amministrata, favorita dalla situazione generale di ricerca di qualità e solidità da parte della clientela, aumentata nel trimestre del 32% rispetto all’analogo periodo del 2015.
L’utile netto consolidato del primo trimestre 2016 è stato di 73,2 milioni di euro, in flessione del 47% rispetto al risultato del primo trimestre 2015. Il totale delle masse gestite e amministrate è salito a 70.854 milioni, in crescita del 2% rispetto al dato al 31 marzo 2015, e sostanzialmente invariato rispetto al saldo di fine anno precedente. Il Common Equity Tier 1 Ratio risulta pari al 19,7% al 31 marzo 2016, confermandosi ai livelli più alti tra i gruppi bancari italiani.
Relativamente alle attività in Italia attraverso Banca Mediolanum, la raccolta netta totale è stata positiva per 1.723 milioni di euro, +66% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, la raccolta in fondi, inclusa quella realizzata attraverso le polizze Unit-Linked, si è attestata a 604 milioni di euro.