Autoveicoli e Moto: atteso ritorno alla crescita

Atteso nel quadriennio 2020-23 un ritorno alla crescita del settore Autoveicoli e moto.

industria italiana quadriennio 2020-23 autoveicoli e motoL’analisi di Intesa Sanpaolo sui Settori Industriali nel quadriennio 2020-23: la Meccanica si confermerà tra i principali artefici dell’espansione dei livelli di attività del manifatturiero italiano, con una crescita media annua del fatturato a prezzi costanti attorno all’1,7%, tra le più dinamiche del quadro 2020-23, grazie ad un connubio positivo di domanda estera ed interna. Si assisterà ad un ritorno alla crescita del settore Autoveicoli e moto (+2,5% in media d’anno, nel 2020-23), che già nel 2020 potrà riposizionarsi sui livelli del 2018, dopo due anni di contrazione dei volumi di attività.

Si intensificheranno gli investimenti finalizzati all’elettrificazione dei veicoli, che coinvolgeranno l’intera catena produttiva, al fine di intercettare la domanda crescente di tali tecnologie e non perdere la sfida competitiva nei confronti dei grandi player americani e asiatici che hanno intrapreso con maggior anticipo questa strada.

Ritmi di espansione sostenuti caratterizzeranno l’Elettrotecnica (+1,9% in media d’anno, nel quadriennio 2020-23), trainata dalla filiera automotive, oltre che da investimenti dinamici in infrastrutture ed edilizia.

Anche la Farmaceutica si manterrà su tassi di sviluppo superiori alla media manifatturiera (+1,8%): gli operatori presenti sul mercato italiano potranno mettere a frutto una base produttiva potenziata (grazie anche agli elevati interessi delle multinazionali attive nel settore), per agganciare un trend di domanda in accelerazione.

Particolarmente dinamico anche il Largo consumo (+2,2%), dove l’attenzione all’innovazione di prodotto per intercettare i nuovi bisogni dei consumatori continuerà ad alimentare la crescita del settore.

Il buon andamento dei settori a valle e del ciclo edilizio si rifletterà in opportunità di crescita per i Prodotti in metallo (+1,5% medio annuo, nel periodo 2020-23) e i Prodotti e materiali da costruzione (+1,2%). Poco distanti nel ranking anche gli altri due settori produttori di intermedi, Intermedi chimici ed Altri intermedi, dove però saranno i mercati esteri a fare la differenza, a fronte di un mercato interno meno trainante.

Crescita di medio termine più contenuta per Alimentare e bevande (+1% in media d’anno), settore che ad ogni modo è atteso consolidare il ciclo espansivo che lo caratterizza ormai dal 2015, grazie al canale Ho.Re.Ca e alla crescente vocazione internazionale.

Diverso è il caso della Metallurgia (+0,9% medio annuo, sempre nel quadriennio 2020-23), che ancora non ha recuperato appieno quanto perso durante i difficili anni della crisi e che è chiamata a trasformarsi su più fronti (upgrade tecnologico impianti, capacità di innovare nei materiali) in un contesto operativo sfidante.

Tassi di crescita inferiori alla media manifatturiera caratterizzeranno anche Sistema moda (+0,8% medio annuo nel quadriennio 2020-23), Mobili (+0,8%), Elettronica (+0,7%) ed Elettrodomestici (+0,4%), ancora interessati da processi di selezione degli operatori meno competitivi, per far fronte all’elevata concorrenza internazionale.

Un quadro finanziario prospettico a luci ed ombre
La crescita dei livelli di attività della manifattura andrà di pari passo con un miglioramento della redditività.

Tuttavia, sarà più che altro il Roi a beneficiare dei frutti degli investimenti e del rafforzamento produttivo delle imprese, grazie anche ad un panorama più disteso sul fronte dei costi operativi. La redditività complessiva, misurata dal Roe, ne uscirà invece maggiormente penalizzata, soprattutto per effetto del depotenziamento degli sgravi fiscali.

Inoltre, il profilo dell’indebitamento si manterrà dinamico, contenendo la riduzione del leverage. L’esigenza di tutelarsi dai rischi dello scenario globale continuerà a tenere alta l’attenzione delle imprese sul processo di accumulazione di liquidità.

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