Atlantia entra nella “We Economy”

Atlantia lancia un nuovo modello di retribuzione per la piena partecipazione dei dipendenti alle sfide e ai risultati aziendali.

AtlantiaDopo aver avviato un primo piano di azionariato diffuso nell’aprile del 2020 e aver definito, lo scorso ottobre 2021, un modello di cittadinanza attiva che consente ai dipendenti della holding di avere 10 giorni all’anno interamente retribuiti per dedicarsi ad attività di volontariato, Atlantia ha raggiunto un accordo con tutte le organizzazioni sindacali (Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Sla Cisal, Ugl Viabilità) che introduce dal 2022 un nuovo modello finalizzato ad accrescere le opportunità retributive e premiali per tutti i dipendenti, rendendoli sempre più protagonisti attivi e incisivi del progetto generale di trasformazione della società.

Il modello, finalizzato a creare un’organizzazione connotata dall’ampia condivisione delle responsabilità e delle opportunità (“We Economy”), estende a tutti i lavoratori di Atlantia, senza alcuna eccezione, i sistemi di incentivazione variabile storicamente offerti solo al management e offre anche ai non dirigenti (quadri ed impiegati) opportunità premiali fino al 50% della retribuzione fissa (con ulteriori opportunità per risultati di eccezionale rilievo).

In questo modo, la retribuzione di ogni dipendente sarà strutturalmente formata da 4 elementi ordinari: lo stipendio, la remunerazione variabile (legata ad obiettivi economico-finanziari, ambientali e sociali), i piani azionari annuali e i piani di welfare integrativi.

Nel rispetto dei principi sanciti dalla Convenzione OIL (“Organizzazione Internazionale del Lavoro”, agenzia dell’ONU nel campo delle norme internazionali sul lavoro) n. 190 del 2019 e dalla Strategia UE per la Parità di genere 2020-2025, Atlantia e le organizzazioni sindacali si sono inoltre impegnate a rendere strutturale la tutela e la valorizzazione di ogni diversità attraverso l’adozione di tutte le misure necessarie a garantire l’assoluta parità salariale, in particolare, tra i generi.  Annualmente sarà redatto un rapporto certificato da un soggetto qualificato esterno per attestare le iniziative intraprese ed annullare ogni eventuale divario retributivo rilevato.

Subordinatamente all’approvazione dell’Assemblea dei Soci, su proposta del Consiglio di Amministrazione, l’accordo sancisce l’attivazione di un piano di azionariato per i dipendenti che preveda l’attribuzione di un numero ricorrente di azioni Atlantia, quale elemento della retribuzione.

Con il contributo delle organizzazioni sindacali, Atlantia ha riprogettato il “Piano Welfare” integrativo aziendale, ampliando ulteriormente le categorie dei beni e servizi fruibili dai dipendenti e dai loro familiari (ad esempio, l’istruzione per i figli, l’assistenza per gli anziani, gli interessi sui mutui, la cultura e la pratica sportiva).

Tutti i lavoratori potranno usufruire anche di una polizza sanitaria, estendibile ai familiari, e di una polizza vita. Tra le numerose iniziative promosse a favore della mobilità sostenibile, sarà garantito l’abbonamento annuale dei mezzi pubblici utilizzati per raggiungere le sedi di lavoro.

Per attrarre le migliori risorse dal mondo universitario e riconoscere la partecipazione attiva dei più giovani alla vita organizzativa aziendale, Atlantia ha, infine, concordato di incrementare l’indennità mensile degli stage a 1.200 euro. Una misura concreta, il cui auspicio è di rappresentare simbolicamente un primo passo verso la riduzione del gap esistente tra l’Italia ed altri paesi dell’Unione Europea, diventati naturale destinazione di molti giovani talenti.

Atlantia ha inoltre raggiunto con le organizzazioni sindacali un secondo accordo che, sulla base dell’esperienza maturata durante la fase più acuta della crisi pandemica, introduce stabilmente un modello di lavoro “ibrido” finalizzato a favorire l’ottimale conciliazione dei tempi di vita e di lavoro, pur tenendo conto dell’esigenza vitale di tenere forti e costanti i legami professionali attraverso la collaborazione in presenza.

Il modello prevede che la settimana lavorativa sia articolata in 3 giornate in presenza e in 2 giornate da remoto, pianificate con cadenza settimanale. Lo smart working potrà essere adottato con ampia flessibilità tra le ore 8.00 e le ore 20.00.

Per coniugare le esigenze organizzative con il diritto dei lavoratori al riposo e alla conciliazione dei tempi di vita e di lavoro, sono previste delle “fasce orarie di disconnessione” – dalle 13.00 alle 14.00 e dalle 20.00 alle 8.00 – durante le quali il dipendente non è tenuto ad assicurare la connessione, né a svolgere la prestazione lavorativa.

In aggiunta, durante la giornata lavorativa, sarà possibile disconnettersi per altre 3 ore. La società, nell’adozione del nuovo modello, darà priorità ai lavoratori che vivono condizioni di particolare necessità, temporanea o permanente.

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