Eni e BF sottoscrivono un accordo per sviluppare sul territorio nazionale una filiera agro-industriale per uso energetico.
Eni e BF valuteranno la sostenibilità e competitività di una filiera agro-industriale da sviluppare congiuntamente e che miri al recupero di terreni degradati, abbandonati o inquinati, senza entrare in competizione con la filiera alimentare.
“Oggi rafforziamo la collaborazione con BF per un progetto che ha grandi potenzialità per il Paese, perché punta a rigenerare aree marginali, come quelle contaminate o degradate, e allo stesso tempo promuove lo sviluppo rurale e l’integrazione con l’industria energetica che sostiene la decarbonizzazione dei trasporti”, ha dichiarato Claudio Descalzi, Amministratore Delegato di Eni.
Nei primi mesi del 2023 si intende avviare una fase pilota finalizzata alla coltivazione delle sementi, come il cartamo e la brassica da cui estrarre l’olio vegetale da conferire alle bioraffinerie di Eni, per la successiva trasformazione in biocarburanti.
Le produzioni agricole risponderanno allo schema di certificazione volontario ISCC (International Sustainability & Carbon Certification) a garanzia dei requisiti di sostenibilità e tracciabilità dei prodotti in accordo con la normativa europea in materia.
La coltivazione dei semi potrà avvenire nelle aziende agricole direttamente in capo a BF, oltre che nei consorzi, nelle cooperative e nelle organizzazioni professionali dislocate sul territorio che potranno fare rete con BF ed Eni. Gli agricoltori, inoltre, potranno contare sul supporto dei partner per introdurre pratiche innovative, dall’agricoltura di precisione al carbon farming, per ridurre le emissioni e gli sprechi nelle fasi di lavoro.
Si punta in tal modo a creare un nuovo modello di business che, da un lato, garantisca l’accesso alla terra agli agricoltori creando opportunità economiche e, dall’altro, introduca tecniche e processi all’avanguardia, con l’obiettivo di contribuire a ridurre le emissioni di CO2 nei settori dell’agricoltura e dei trasporti.
Si consolida la collaborazione di Eni e BF, partner nella joint venture paritetica Agri-Energy costituita a gennaio 2021 per sviluppare sementi migliorate per la bio-raffinazione. Già nel 2022, Agri-Energy ha avviato progetti di ricerca, come quello nei “laboratori a cielo aperto” di Arborea, in Sardegna, per sperimentare colture sostenibili per la produzione energetica su un’estensione di 15 ettari. La JV promuove, inoltre, iniziative di formazione del personale e di supporto ai progetti agronomici internazionali.