L’utile netto adjusted di Eni del primo trimestre 2022 è pari a €3,27 miliardi, in crescita di €3 miliardi rispetto al primo trimestre 2021.
Claudio Descalzi, AD di Eni, ha commentato i conti dei primi tre mesi dell’anno: “Il trimestre è stato caratterizzato da rilevanti sviluppi strategici per Eni. Abbiamo reagito con rapidità alle mutate condizioni del mercato energetico facendo leva sulla dimensione globale del nostro settore upstream e sulle consolidate relazioni con i paesi produttori per identificare nuove opportunità di forniture per l’Europa, incrementali e alternative a quelle esistenti. Abbiamo concluso importanti accordi con Algeria, Egitto e Congo, e un altro ancora in Angola, che rafforzano ulteriormente le attività congiunte con le società di stato locali con l’obiettivo di promuovere maggiori flussi di export di gas naturale a beneficio dell’Italia e dell’Europa nel contesto della transizione verso un’economia decarbonizzata.”
Highlights primo trimestre 2022 – Risultati operativi di Gruppo primo trimestre 2022
EBIT adjusted consolidato del primo trimestre 2022: €5,19 miliardi, in crescita del 300% rispetto al primo trimestre 2021. La performance è stata trainata dai solidi risultati della E&P con un Ebit adjusted di €4,38 miliardi, un incremento di €3 miliardi rispetto al primo trimestre 2021 dovuto alla capacità di catturare il rilevante aumento dei prezzi di realizzo delle produzioni equity (+70% in media). La produzione di idrocarburi del trimestre è stata di 1,65 milioni di boe/g, livello coerente con la guidance dell’anno.
Il segmento GGP ha registrato un Ebit adjusted di €0,93 miliardi, rispetto al breakeven del primo trimestre 2021, sostenuto dalla crescita delle vendite, dai migliori risultati del business internazionale del GNL nel contesto di un robusto scenario prezzi, e dall’ottimizzazione dei margini sfruttando la flessibilità del portafoglio di approvvigionamento gas.
Il business R&M ha conseguito un risultato positivo (€24 milioni), in significativo miglioramento rispetto alla perdita di €159 milioni del primo trimestre 2021. L’incremento è legato alle ottimizzazioni degli assetti impiantistici, che hanno consentito di ridurre l’utilizzo del gas naturale e i costi delle utilities, nonché alla significativa ripresa del margine di raffinazione dalla seconda metà del mese di marzo, trainato dal rafforzamento del gasolio, a causa di una scarsa disponibilità sul mercato.
Il business chimico gestito da Versalis ha mostrato un trend debole con un peggioramento di -€154 milioni rispetto al periodo di confronto, penalizzato dall’aumento delle quotazioni della carica petrolifera e dai maggiori costi delle utilities industriali.
Il business retail, renewable & mobilità elettrica gestito da Plenitude è ben posizionato per conseguire la guidance annuale di EBITDA adjusted (oltre €0,6 miliardi) nonostante la volatilità dello scenario, confermando la resilienza del nostro modello integrato di business.
Utile netto adjusted del primo trimestre 2022: €3,27 miliardi con una crescita di €3 miliardi rispetto al primo trimestre 2021, sostenuto dai maggiori risultati delle partecipazioni valutate all’equity e dalla riduzione del tax rate dovuta a un migliore mix geografico e dall’effetto prezzo nella E&P, e dai contributi positivi di GGP e di R&M ai risultati consolidati.
Flusso di cassa netto adjusted ante working capital al costo di rimpiazzo del primo trimestre 2022: €5,61 miliardi sostenuto dalla solida performance dei business core (+186% rispetto al primo trimestre 2021).
Dopo il finanziamento dei capex organici di €1,62 miliardi, in leggero aumento rispetto al primo trimestre 2021, e il fabbisogno del capitale di esercizio netto, il Gruppo ha ottenuto un FCF organico di €1,8 miliardi. I fattori stagionali che tipicamente determinano il fabbisogno del capitale di esercizio netto del primo trimestre hanno determinato un assorbimento di cassa di €1,96 miliardi, che riflette il maggior valore nominale dei crediti commerciali.
Il flusso di cassa del trimestre ha beneficiato dalla finalizzazione del collocamento azionario della partecipata Vår Energi con proventi per Eni di circa €0,4 miliardi.
I fabbisogni di cassa non organici di €1,25 miliardi sono riferiti alle acquisizioni Plenitude (€0,8 miliardi) e il versamento in conto capitale alla JV Saipem (€0,46 miliardi) nell’ambito della ristrutturazione finanziaria della partecipata.
Indebitamento finanziario netto ante IFRS 16 al 31 marzo 2022: €8,62 miliardi; il leverage continua a rafforzarsi con un valore di 0,18 vs 0,20 al 31 dicembre 2021.