Per l’ad Claudio Descalzi, l’IPO di Plenitude fa parte della strategia di decarbonizzazione e di trasformazione in atto di Eni.
Claudio Descalzi, Amministratore Delegato di Eni, e Stefano Goberti, Amministratore Delegato della società che integra rinnovabili, retail e mobilità elettrica, che sarà denominata Eni-Plenitude (Plenitude), ne presentano oggi i dettagli in occasione dell’evento Capital Markets a Milano.
Eni ha stabilito che l’IPO sia la miglior soluzione per rendere evidente il valore del business e intende completare l’operazione nel 2022 in base alle condizioni di mercato. La nuova entità si inquadra nella strategia e nell’impegno a lungo termine di Eni a essere una compagnia energetica decarbonizzata e incentrata sulla sostenibilità.
La decisione è inoltre in linea con uno scenario industriale favorevole, con la crescita della domanda di energie rinnovabili e di prodotti energetici verdi per clienti retail.
Claudio Descalzi, Amministratore Delegato di Eni, ha commentato: “L’IPO di Plenitude è un caposaldo della nostra strategia di decarbonizzazione e un passaggio fondamentale della trasformazione in atto di Eni.
È il primo passo nella creazione di un soggetto industriale e finanziario volto a ridurre le emissioni di CO2 Scope 3, e si inquadra nel nostro più ampio impegno volto a creare valore attraverso la transizione energetica.
Eni manterrà una quota di maggioranza in Plenitude e supporterà il nuovo veicolo con tecnologie proprietarie, competenze ingegneristiche e di project management. Tramite l’IPO, puntiamo a liberare più risorse per offrire maggiori ritorni ai nostri azionisti e disporre di capitale aggiuntivo per la transizione energetica”.
ELEMENTI CHIAVE
Proposta unica che integra produzione da rinnovabili, soluzioni energetiche per i clienti e una rete di impianti di ricarica per i veicoli elettrici (“EV”).
Portafoglio consistente e diversificato, supportato da un’ampia base clienti in crescita e da numerosi progetti di energia rinnovabile di prossima realizzazione.
Profilo finanziario resiliente, caratterizzato da disponibilità di cassa generata dal retail e da una strategia di energy management che beneficerà delle coperture intrinseche del portafoglio integrato, di produzione a vendita di energia rinnovabile che permetterà di catturare la volatilità del mercato.
Solida posizione finanziaria che punta a un profilo investment grade e alla capacità di accedere in modo indipendente ai mercati dei capitali, con un forte azionista di riferimento dalla consolidata impronta industriale e con un’organizzazione ben sviluppata.
Un modello ESG dedicato, al centro della strategia e che punta alla crescita sostenibile con l’obiettivo di offrire prodotti decarbonizzati ai clienti e raggiungere le zero emissioni nette entro il 2040.
Plenitude ha già una storia di lunga data nel servire clienti in Italia e in Europa, un portafoglio di impianti di energia rinnovabile in esercizio pari a 1,2 GW a fine 2021 ed è la seconda più grande piattaforma per la mobilità elettrica in Italia, con investimenti realizzati direttamente o tramite acquisizioni. Questa realtà integrata, con circa 2.000 dipendenti, opererà nell’ambito dell’intera catena del valore dell’energia elettrica.
L’integrazione apporterà benefici tangibili: il business delle rinnovabili potrà fare leva sull’accesso preferenziale ai clienti, con la flessibilità di stipulare contratti di “Power Purchase” (PPA) quando si concretizzano le più favorevoli condizioni di mercato.
Nel business retail, la maggiore integrazione dei sistemi energetici e la crescente consapevolezza e interesse dei clienti nei confronti dell’offerta green rappresentano un’opportunità per creare valore aggiunto. Il business della mobilità elettrica contribuirà inoltre alla generazione di ulteriori volumi di vendita e di sinergie.
La strategia di energy management avrà un ruolo centrale nel catturare valore mediante la gestione ottimale delle opzioni offerte dalla gestione integrata, a livello europeo, dei vari portafogli di generazione e commercializzazione di energia.
Il business retail, che genera flussi di cassa affidabili, contribuirà a finanziare i progetti di energia rinnovabile e mobilità elettrica. La società avrà una capacità di indebitamento sufficiente per raggiungere i propri obiettivi, indipendentemente da Eni, grazie a un bilancio solido con una posizione finanziaria netta prossima a zero al 1° gennaio 2022.