Nel 2020 la pandemia ha causato tagli ai dividendi globali per $220 mld, ma la flessione è stata meno grave di quanto si temesse.
Il report redatto da Janus Henderson Global Dividend Index ha evidenziato che nel 2020 nel 2020 la distribuzione di dividendi globali è diminuita del 12,2%, a 1.260 mld di USD, pari a un calo sottostante del 10,5%.
Il quarto trimestre dell’anno si è concluso con una flessione meno pronunciata di quanto si temesse: un’azienda su otto ha annullato del tutto le distribuzioni e una su cinque le ha ridotte, ma due terzi hanno aumentato o mantenuto stabili i dividendi.
In Nord America i dividendi hanno evidenziato un’ottima tenuta, raggiungendo un nuovo record. I tagli ai dividendi sono stati più pronunciati nel Regno Unito, in Europa e in Australia.
I settori bancario, petrolifero, minerario e dei beni voluttuari sono stati i più penalizzati, mentre quelli tradizionalmente difensivi, come le vendite al dettaglio di prodotti alimentari, i prodotti personali e quelli farmaceutici, sono stati meno impattati.
Lo scenario più favorevole di Janus Henderson prevede un aumento dei dividendi del 5% su base complessiva nel 2021, fino a un totale di 1.320 mld di USD, ossia un incremento sottostante del 2%.
Ciò include il primo trimestre 2021, in cui le distribuzioni continueranno a diminuire. Nello scenario peggiore, i dividendi potrebbero scendere del 2% su base complessiva, con un calo sottostante del 3%.
In Italia nel 2020 i dividendi hanno subito un calo del 41%, in linea con altri Paesi Europei, con circa la metà delle società che hanno tagliato o sospeso l’erogazione della cedola, principalmente nel settore bancario a causa del divieto imposto dalle autorità di vigilanza. In calo anche il settore delle infrastrutture per i trasporti e il comparto petrolifero.
Le prospettive per il 2021 rimangono incerte, ma si intravedono primi segnali positivi a cominciare dall’andamento dello spread.
Dal mese di aprile si dovrebbe assistere ad una ripresa dei dividendi, complice un atteso miglioramento dell’economia globale in concomitanza con il proseguire dei programmi di vaccinazione e con l’allentamento delle restrizioni.
Per i prossimi mesi si dovrebbe assistere ad una progressiva crescita trainata dal nuovo corso di Biden, destinato ad avere ripercussioni positive anche oltreoceano, e dal Recovery fund, che vede l’Italia come principale Paese beneficiario delle risorse insieme alla Spagna.