Da maggio l’indice automotive ha cominciato a sovraperformare avviando un graduale recupero che ha visto lo sprint finale proprio a novembre.
Se c’è un settore industriale europeo che ha sofferto il 2020, sicuramente è stato quello dell’automotive.
Del resto, i consumer discretionary, sono ciclici per eccellenza e il crollo dei consumi associato all’incertezza sul domani (causa Covid) ha colpito con forza questo comparto.
Nei primi 3 mesi dell’anno infatti lo STOXX Europe 600 Automobiles & Parts ha perso quasi il 50%* del suo valore sottoperformando circa del 20%* lo STOXX Europe 600.
Da maggio però l’indice automotive ha cominciato a sovraperformare avviando un graduale recupero che ha visto lo sprint finale proprio a novembre.
Il mercato infatti dopo la prima ondata ha cominciato a scontare un graduale se pur lento recupero del settore che è stato evidenziato, per esempio, dai dati delle nuove immatricolazioni auto in Europa di settembre (quelli di ottobre saranno diffusi domani, mercoledì 18 novembre).
Questi, dopo otto mesi di calo, hanno segnato a settembre un aumento del 1,1% a/a*: il primo segnale positivo del 2020 per l’auto europea.
Commento a cura del team Vontobel