Le nuove misure per sostenere l’economia e facilitare il funzionamento dei mercati finanziari sono l’ultima carta della FED?
Dopo aver lanciato un consistente pacchetto di misure a supporto dell’economia solo una settimana fa, la FED è tornata a lanciare quantità illimitate di quantitative easing sui mercati indisciplinati. Avendo acquistato già venerdì una quota significativa dei 200 miliardi di dollari che aveva assegnato solo una settimana fa ai titoli garantiti da ipoteca, la Banca centrale americana stava esaurendo le armi iniziali troppo velocemente per potersi dichiarare soddisfatta.
Con la decisione di procedere ad acquisti illimitati, la Fed manda ai mercati un segnale forte dichiarando che non lascerà che i mercati vadano fuori controllo mentre la Banca centrale lotta per stabilizzare l’economia statunitense. Tuttavia, questo sembra essere l’ultima mossa politica da parte di un Istituto a cui ora rimangono poche carte da giocare.
L’apertura ai mercati del credito è stata forse la parte dell’annuncio che ha attirato di più l’attenzione. Mentre in passato la FED era stata tenuta al di fuori per via dell’impossibilità di assumere perdite sul credito, ora il Tesoro statunitense ha fornito capitale ad assorbimento delle perdite per consentire alla Banca centrale di entrare in quello che era diventato uno dei mercati più disfunzionali – il credito in dollari USA investment grade.
Aprendo gli acquisti sia alle nuove emissioni che alle obbligazioni esistenti, la Fed ha anche incluso gli ETF obbligazionari societari. In risposta a questo, gli ETF quotati in Europa sono saliti verso un guadagno a due cifre, per poi dimezzare tali rendimenti nel pomeriggio. Analogamente, l’improvviso balzo dei mercati azionari si è estinto abbastanza rapidamente, quando i mercati si sono resi conto che la Fed stava agendo da sola.
Sembra che gli asset rischiosi attendano ancora il piano fiscale statunitense prima di essere pronti a riprendersi, al di là di un significativo miglioramento della situazione di epidemia virale. Mentre i politici continuano a discutere sui dettagli, i mercati si preoccupano dei danni che vengono fatti alle aziende ad ogni momento che passa.
Commento a cura di Oliver Blackbourn – Janus Henderson Investors