Eni ha firmato accordi con CFS e MIT per lo sviluppo industriale di tecnologie per la produzione di energia da fusione.
Eni e Commonwealth Fusion Systems (CFS), società nata come spin-out del Massachusetts Institute of Technology, hanno sottoscritto un accordo che permetterà al gruppo guidato da Claudio Descalzi di acquisire una quota del capitale di CFS per sviluppare il primo impianto che produrrà energia grazie alla fusione, fonte sicura, sostenibile, virtualmente inesauribile e senza alcuna emissione di inquinanti e gas serra.
CFS è stata costituita da un gruppo di ex ricercatori e scienziati del MIT che da anni è impegnato nelle ricerche sulla fisica del plasma e sulla fusione.
Eni acquisirà una quota rilevante nella società a fronte di un investimento iniziale di 50 milioni di dollari, entrerà a far parte del Consiglio di Amministrazione e potrà dare il proprio contributo anche in termini di risorse e know how industriale.
L’ingresso di Eni nella CFS sarà perfezionato entro il secondo trimestre del 2018.
Contestualmente, è stato sottoscritto un accordo con MIT che consentirà alla società di volgere congiuntamente programmi di ricerca sulla fisica del plasma, sulle tecnologie dei reattori a fusione, e sulle tecnologie degli elettromagneti di nuova generazione.
Gli accordi si inquadrano nella strategia di decarbonizzazione del gruppo e rappresentano la volontà di rafforzare le partnership di ricerca nel settore energetico, grazie anche allo sviluppo di tecnologie game changer, per rispondere ai crescenti fabbisogni energetici con soluzioni sostenibili in termini ambientali ed economici.
“Grazie a questo accordo, si compie un notevole passo avanti verso lo sviluppo di fonti energetiche alternative con un sempre minor impatto ambientale. La fusione è la vera fonte energetica del futuro, poiché completamente sostenibile, non rilascia né emissioni né scarti, ed è potenzialmente inesauribile. Un traguardo che siamo sempre più determinati a raggiungere in tempi brevi” ha commentato l’Amministratore Delegato del gruppo Claudio Descalzi.