Nonostante la flessione di settembre, su base annua resta la tendenza all’espansione della produzione industriale italiana.
A settembre 2016 l’indice destagionalizzato della produzione industriale è diminuito dello 0,8% rispetto ad agosto mantenendo un livello comunque superiore a quello di luglio.
Nonostante la flessione, che si ripresenta dopo due mesi di recupero, nella media del trimestre luglio-settembre 2016 si registra l’aumento dei livelli di produzione (+1,2% rispetto al trimestre precedente).
Anche su base annua resta la tendenza all’espansione della produzione industriale con un incremento in termini tendenziali dell’1,8%. Nella media dei primi nove mesi del 2016 la produzione è cresciuta dell’1,1% rispetto all’analogo periodo del 2015.
L’indice destagionalizzato mensile presenta variazioni congiunturali positive nei raggruppamenti dell’energia (+3,3%) e dei beni di consumo (+1,2%); diminuiscono invece i beni strumentali (-5,8%) e i beni intermedi (-2,8%).
In termini tendenziali gli indici registrano variazioni positive in tutti i comparti: beni di consumo +3,0%, energia +2,4%, beni strumentali +1,6% e beni intermedi +1,2%.
Relativamente ai settori di attività economica, a settembre 2016 i comparti che registrano la maggiore crescita tendenziale sono quelli delle industrie tessili, abbigliamento, pelli e accessori (+ 10,2%), dell’attività estrattiva (+6,8%) e della produzione di prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici (+5,6%).
Le diminuzioni maggiori si registrano nei settori della fabbricazione di apparecchiature elettriche e apparecchiature per uso domestico non elettriche (-6,2%), dell’industria del legno, della carta e stampa (-2,8%) e della fabbricazione di articoli in gomma e materie plastiche, altri prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi (-1,9%). E’ quanto comunicato oggi dall’Istat.