Il messaggio di incertezza che l’OPEC ha inviato al mercato punta a destabilizzare ancora di più le Oil Companies statunitensi.
“E’ evidente che l’OPEC sta ripetendo il gioco del rialzo e ribasso per azzerare sempre più l’economia petrolifera statunitense disorientando le Oil Companies ed il mercato petrolifero internazionale nel suo complesso” interviene il Presidente di FederPetroli Italia – Michele Marsiglia dopo la decisione al Vertice OPEC di Algeri.
“Un eventuale taglio della produzione è evidenza oggettiva di uno sbalzo dei prezzi del greggio, dico eventuale perchè ancora niente è sicuro fino al 30 Novembre a Vienna. Le possibili voci di un taglio alla produzione petrolifera lasciano i mercati e le aziende in bilico, disorientando gli investimenti internazionali delle Oil Companies.
L’OPEC punta sempre più a riprendere quote di mercato perse in seguito all’aumento di produzione statunitense dovuta alle scoperte di Shale-Oil.
Questo messaggio di incertezza che il Cartello invia al mercato punta a destabilizzare ancora di più le Oil Companies statunitensi, dando prima un segnale di positività con la riduzione delle quote di produzione dei Paesi Membri e, successivamente correggendo la politica di una possibile nuova immissione sul Mercato di greggio. Questa diventa una partita a tennis virtuale ma con un unico giocatore (OPEC) e tanti spettatori” ha aggiunto Marsiglia.
“La situazione di frammentazione all’interno dell’OPEC è ancora complessa e fino a quando la questione tra Iran, Arabia Saudita e Iraq non sarà chiarita, qualsiasi decisione dovrà essere valutata con la massima prudenza. I Membri dell’Organizzazione dei Paesi esportatori di petrolio hanno cambiato le loro economie interne, non sono più gli stessi attori di venti anni fa” ha concluso Marsiglia.