A Piazza Affari, l’FTSE Mib ha archiviato la prima sessione d’ottava in progresso dello 0,37% a 22419 punti dopo essersi spinto fino in area 22532. Bene i bancari, vendite sugli energetici.
Assorbita la notizia, seppur scontata, sul Pil cinese del terzo trimestre, risultato in contrazione a +6,9% rispetto allo stesso periodo de 2014, sulla produzione industriale, cresciuta a settembre, su base mensile, del 5,7%, e sulle vendite al dettaglio, aumentate su base mensile dello 0,87%, gli investitori, in assenza di dati macro economici rilevanti, hanno spostato l’attenzione su ciò che Mario Draghi dirà nella conferenza stampa di giovedì prossimo, in merito al prolungamento dell’estensione ed all’aumento della portata del piano di quantitative, considerato il basso livello dell’inflazione dell’Eurozona.
A Piazza Affari, l’FTSE Mib ha archiviato la prima sessione d’ottava in progresso dello 0,37% a 22419 punti dopo essersi spinto fino in area 22532. Gli acquisti, che si son concentrati soprattutto sui bancari, hanno bilanciato la debolezza del comparto energetico.
Male infatti Tenaris (-2,67% a 12,01 euro), Saipem (-2,59% a 8,1 euro) ed Eni (-0,89% a 15,59 euro) appesantite dal nuovo ribasso delle quotazioni del petrolio, scivolato al di sotto della soglia dei 50 dollari al barile.
Bene Fca (+1,75% a 14,52 euro), Stmicroelectronics (+0,69% a 6,585 euro), Telecom Italia (+3,16% a 1,076 euro) e Buzzi Unicem (+2,56% a 15,22 euro). Leggere vendite su Finmeccanica (-0,25% a 11,87 euro) e Prysmian (-0,05% a 18,85 euro).