Le preoccupazioni sulla tenuta dell’economia cinese affossano anche i mercati europei. FTSE Mib -2,24%.
Prima seduta del mese di settembre all’insegna delle vendite per l’FTSE Mib che in linea con le borse internazionali cede il 2,24% registrando una chiusura sui minimi di giornata, a 21451 punti.
I rinnovati timori per l’economia cinese dopo che l’indice Pmi manifatturiero si è attestato ad agosto a 49,7 punti, dai precedenti 50, hanno oscurato le notizie moderatamente positive sul Pil italiano, cresciuto, per l’Istat, nel secondo trimestre del 2015 più delle stime (+0,3% t/t e +0,7% a/a) e sulla disoccupazione, scesa a luglio al 12%.
venduti i titoli del lusso Moncler (-3,53% a 15,56 euro), S. Ferragamo (-2,24% a 23,56 euro),Tod’s (-1,10% a 80,65 euro) e Luxottica (-2,73% a 58,75 euro).
In calo anche i titoli petroliferi. Eni (-1,7% a 14,38 euro), Saipem (-1,86% a 8,425 euro), Tenaris (-0,60% a 11,51 euro).
Forti vendite sui bancari. Unicredit (-3,43% a 5,6 euro), UBI Banca (-1,65% a 6,845 euro), Intesa Sanpaolo (-2,95% a 3,158 euro), Banco Popolare (-2,87% a 14,88 euro), Bca Mps (-4,27% a 1,793 euro), Popolare Milano (-3,38% a 0,9145 euro). In leggera controtendenza Banca Popolare dell’Emilia Romagna che ha guadagnato lo 0,13% a 7,65 euro.
Deboli anche i titoli del comparto industriale. CNH Industrial ha ceduto il 3,41% a 6,8 euro, Finmeccanica l’1,82% a 11,85 euro, FCA il 3,19% a 12,14 euro.
Tra gli energetici Enel ha perso il 2,54% a 3,914 euro, EGP il 2% a 1,666 euro, Terna l’1,59% a 4,09 euro.