Il 2021 è stato un anno estremamente positivo per il mercato azionario globale. Nel 2022 può continuare a performare, soprattutto quello europeo.
Nonostante il 2021 sia stato un anno di ‘ripresa’ post-pandemica in molteplici aree geografiche, stimiamo che la crescita abbia principalmente coinvolto il mercato azionario americano.
Tuttavia, reputiamo che la tendenza del 2022 sia leggermente diversa: sicuramente pro-azionario, ma con focus sull’Europa. Infatti, per l’azionario americano stimiamo un anno meno brillante rispetto a quello precedente, a seguito dell’atteso aumento dei tassi americani e del deprezzamento del dollaro.
Alla luce di questi elementi, il mercato americano ha registrato forti ribassi. Infatti, i principali indici azionari americani hanno registrato forti ribassi, il NASDAQ del 5% e l’S&P500 del 2%.
Al contrario il panorama europeo risulta promettente per il 2022; stimiamo infatti che l’Europa sia la regione che possa beneficiare maggiormente della crescita dell’azionario globale, e questo sulla base di diversi motivi.
Comparando la performance registrata nel 2021 del mercato americano rispetto a quello europeo è evidente come il primo abbia registrato una performance nettamente superiore rispetto al secondo, questo perché l’economia reale americana ha avuto una ripresa più rapida rispetto a quella europea durante il 2021.
Negli USA la crescita post-pandemica sembrerebbe ‘esaurita’, mentre l’Europa ha registrato una crescita più lenta nel 2021 lasciando quindi spazio per il 2022. Anche sotto il profilo della crescita del PIL l’Europa sembrerebbe il continente su cui puntare. Infatti, crediamo vi sarà una crescita del PIL superiore nell’eurozona rispetto a quella a cui si assisterà negli USA.
Nello specifico, nel 2022 stimiamo che il PIL possa crescere del 3.5% in Nord America, del 4.4% in Europa e del 4.7% nel Regno Unito.
Un altro aspetto da non sottovalutare riguarda proprio gli stimoli delle banche centrali in tema di politica monetaria e fiscale, che anche in questo caso i dati sull’Europa risultano più promettenti rispetto a quelli sull’America.
Infatti, secondo le ultime notizie della Banca Centrale Europea, continueranno gli stimoli a supporto della crescita post-pandemica dell’eurozona per buona parte del 2022, molto più che negli USA.
Nonostante ci aspettiamo una crescita generale dell’azionario europeo, prediligiamo il settore energetico, minerario, ma soprattutto il bancario, ovvero i titoli value, i quali sembrano operare ad un prezzo inferiore rispetto ai loro fondamentali.
Commento a cura di di Marco Oprandi – Cirdan Capital